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Se si parla di pittori del Novecento viene certamente difficile non citare Salvador Dalì, internazionalmente riconosciuto come il Maestro del Surrealismo.  

Per la prima volta le opere di questo grande artista sono arrivate a Torino e sono state esposte nelle cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi, le quali hanno ospitato in precedenza capolavori di artisti quali Frida Kahlo o Andy Warhol. 

La mostra ha avuto inizio il 12 novembre scorso e terminerà il 19 febbraio 2023.

Il pubblico ha l’occasione unica di partecipare all’esposizione di una collezione inedita all’interno della quale si potranno ammirare diversi aspetti della produzione artistica di Dalì. Sono infatti presenti sculture come “La donna in fiamme”, “L’elefante spaziale” e “La nobiltà del Tempo”, mentre tra le opere in vetro e cristallo è presente “Caducei”. L’esposizione presenta anche le grafiche a colori “Dopo dieci anni di Surrealismo”, “Il bestiario di De la Fontaine” e “Immaginazioni e Oggetti del Futuro”. 

Da ciò si può dedurre l’intento dell’esposizione, ossia presentare un lato inedito di Dalì, non solo un pittore, ma anche uno scultore, uno scrittore, un designer ed un illustratore.

Il movimento surrealista fu fondato a Parigi da un piccolo gruppo di artisti e scrittori. Esso utilizzava elementi dei suoi predecessori, quali il Dadaismo e il Cubismo, per creare qualcosa di sconosciuto che cambiò totalmente il modo in cui l’arte veniva concepita. I suoi membri si concentravano sul subconscio come mezzo per sbloccare il potere dell’immaginazione; disprezzavano il razionalismo e il realismo letterario e credevano che una mente cosciente reprimesse immaginazione e creatività.

Il surrealismo divenne il movimento artistico più influente del ventesimo secolo.

Dalí e le sue opere non lasciarono solamente tracce indelebili all’interno del mondo artistico surrealista, l’influenza della sua arte invase infatti il mondo intero. Anche 

vent’anni dopo la sua morte per chiunque abbia familiarità almeno con una delle sue opere, il nome “Dalí” è sinonimo di magia e resta tutt’oggi come ieri un’icona.

Torniamo però sull’opportunità che ancora per poco ci verrà regalata nel meraviglioso sfondo di Stupinigi. 

L’esposizione “Salvador Dalì The Exhibition” è stata ideata da Next Exhibition in collaborazione con The Dalí Universe, società che gestisce una delle più grandi collezioni private di opere dell’artista al mondo. Il curatore di questa importante mostra è Beniamino Levi, il più grande collezionista delle opere del pittore spagnolo. Egli ebbe l’onore di conoscere di persona l’artista e lo spronò anche ad esprimere la sua arte in forma scultorea commissionandogli alcuni bronzi. Queste opere sono state prestate a più di cento musei internazionali e il totale dei visitatori ha superato i dodici milioni.  

Per concludere, si tratta di un’occasione imperdibile in cui sarà possibile conoscere da vicino un’artista unico ed al contempo lasciarsi ispirare dalle opere di un’icona senza tempo.

Elisa Ottogalli, II LES

Se si parla di pittori del Novecento viene certamente difficile non citare Salvador Dalì, internazionalmente riconosciuto come il Maestro del Surrealismo.  

Per la prima volta le opere di questo grande artista sono arrivate a Torino e sono state esposte nelle cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi, le quali hanno ospitato in precedenza capolavori di artisti quali Frida Kahlo o Andy Warhol. 

La mostra ha avuto inizio il 12 novembre scorso e terminerà il 19 febbraio 2023.

Il pubblico ha l’occasione unica di partecipare all’esposizione di una collezione inedita all’interno della quale si potranno ammirare diversi aspetti della produzione artistica di Dalì. Sono infatti presenti sculture come “La donna in fiamme”, “L’elefante spaziale” e “La nobiltà del Tempo”, mentre tra le opere in vetro e cristallo è presente “Caducei”. L’esposizione presenta anche le grafiche a colori “Dopo dieci anni di Surrealismo”, “Il bestiario di De la Fontaine” e “Immaginazioni e Oggetti del Futuro”. 

Da ciò si può dedurre l’intento dell’esposizione, ossia presentare un lato inedito di Dalì, non solo un pittore, ma anche uno scultore, uno scrittore, un designer ed un illustratore.

Il movimento surrealista fu fondato a Parigi da un piccolo gruppo di artisti e scrittori. Esso utilizzava elementi dei suoi predecessori, quali il Dadaismo e il Cubismo, per creare qualcosa di sconosciuto che cambiò totalmente il modo in cui l’arte veniva concepita. I suoi membri si concentravano sul subconscio come mezzo per sbloccare il potere dell’immaginazione; disprezzavano il razionalismo e il realismo letterario e credevano che una mente cosciente reprimesse immaginazione e creatività.

Il surrealismo divenne il movimento artistico più influente del ventesimo secolo.

Dalí e le sue opere non lasciarono solamente tracce indelebili all’interno del mondo artistico surrealista, l’influenza della sua arte invase infatti il mondo intero. Anche 

vent’anni dopo la sua morte per chiunque abbia familiarità almeno con una delle sue opere, il nome “Dalí” è sinonimo di magia e resta tutt’oggi come ieri un’icona.

Torniamo però sull’opportunità che ancora per poco ci verrà regalata nel meraviglioso sfondo di Stupinigi. 

L’esposizione “Salvador Dalì The Exhibition” è stata ideata da Next Exhibition in collaborazione con The Dalí Universe, società che gestisce una delle più grandi collezioni private di opere dell’artista al mondo. Il curatore di questa importante mostra è Beniamino Levi, il più grande collezionista delle opere del pittore spagnolo. Egli ebbe l’onore di conoscere di persona l’artista e lo spronò anche ad esprimere la sua arte in forma scultorea commissionandogli alcuni bronzi. Queste opere sono state prestate a più di cento musei internazionali e il totale dei visitatori ha superato i dodici milioni.  

Per concludere, si tratta di un’occasione imperdibile in cui sarà possibile conoscere da vicino un’artista unico ed al contempo lasciarsi ispirare dalle opere di un’icona senza tempo.

Elisa Ottogalli, II LES