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4 settembre 2022. Non è solo un altro giorno di guerra tra Russia e Ucraina, neanche un qualunque giorno di scuola: questo è il giorno cruciale per il nuovo film del noto regista Darren Aronofsky: ‘The Whale’, che  viene infatti  presentato per la prima volta in assoluto alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. In poco meno di un anno, Brendan Fraser, interprete del protagonista, viene premiato con il premio Oscar come Miglior Attore; il film vince inoltre  l’Oscar per il Miglior Trucco. Tutto fa pensare a un successo, eppure l’opinione pubblica e la critica sono spaccate.

la Trama

Il film racconta gli ultimi giorni di Charlie, in fin di vita a causa di una grande obesità, reazione alla perdita di una persona a lui molto cara. L’avvenimento è piuttosto recente e risale al primo,  folle innamoramento di Charlie per uno studente del suo corso di scrittura universitaria: la storia d’amore è travagliata, infatti i due hanno aspettato che egli si laureasse per potersi finalmente amare. Per poterlo fare, però, il protagonista ha dovuto compiere  una dura scelta: essere felice con il suo fidanzato o scegliere la famiglia, rappresentata da sua moglie e sua figlia Ellie. Charlie ha preferito la prima opzione, voltando le spalle alle due donne più importanti della vita. 

Poco tempo dopo, il fidanzato del protagonista muore, allora a Charlie non resta altra consolazione che il cibo e le sue lezioni. Ma egli ha un sogno nel cassetto: vuole riavvicinarsi alla sua figlia ormai adolescente e in qualche modo assicurarle un bel futuro. 

Quando un giorno Ellie, la figlia di Charlie, va a trovare suo padre, ne è disgustata:  esprime i suoi sentimenti in modo cruento maltrattandolo: da questo momento si aprirà una interessante vicenda familiare, che coinvolgerà emotivamente lo spettatore, facendolo pensare. 

la Critica

the Whale è un grande film, ciononostante non ha incontrato l’unanime dei critici:  lo scrittore di Vanity Fair, Richard Lawson sostiene che, nonostante gli inutili sforzi, il film non riesca a suscitare la commozione tanto ricercata, poichè il trucco è esagerato. Eppure è proprio per l’aspetto tanto verosimile di Charlie che il film ha vinto il premio Oscar per il Trucco del protagonista Brendan Fraser.

Opposta è la recensione di Paolo Nizza, giornalista caposervizio di Sky, che scrive delle parole bellissime su ‘The Whale’: 

“Grazie al potere delle emozioni, una storia come questa può farci immedesimare nei panni di un uomo a cui, altrimenti, non ci saremmo nemmeno mai interessati, per ricordarci che ogni essere umano ha il potenziale per amare e redimersi.” 

Molte persone tra il pubblico si rispecchiano nelle sue parole, perché le immagini e la colonna sonora struggenti ed emozionanti smuovono facilmente l’animo delle persone sensibili e capaci di immedesimazione. Sicuramente, però, non esistono solo questi spettatori, ma anche quelli che fanno difficoltà a provare a pensare come sarebbe la loro vita se fossero nei panni di Charlie. 

personalmente, Avendolo visto al cinema, posso dire che è molto interessante come prodotto cinematografico, perché smuove l’animo per mezzo di immagini molto toccanti e musica commovente, che non fanno rimanere indifferente di fronte ai temi che riguardano ampie fasce di popolazione, come la depressione provata da Charlie, la rabbia della figlia per l’abbandono da lei subito e il senso di inadeguatezza della ex moglie del protagonista.

Dunque, se ami i film di introspezione e le storie che riguardano riconciliazioni familiari, questa pellicola non mancherà di regalarti emozioni intense.

Aleksei Klimov

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