News dal mondo SAFA

Cari lettori,

questa volta la redazione si allarga e dà voce a cinque docenti che, con passione e affetto, hanno deciso di proporre una lista di letture per l’estate.
Non si tratta dei “migliori libri del mondo” – semmai dei loro libri del cuore: testi che hanno lasciato un segno, fatto pensare, commosso.
Troverete consigli divisi per genere e accompagnati da brevi note personali.
Qualche suggerimento potrà sembrarvi strano, sbilenco, troppo o troppo poco. È normale. Come le persone, anche i libri parlano in mille lingue diverse. E a volte, una sola frase basta a farci compagnia per molto tempo.

Buona lettura.

Nota operativa. La lista è suddivisa in generi, ogni suggerimento di lettura è proposto da un docente, abbreviato in acronimo.

POESIA

Edgar Lee Masters, L’antologia di Spoon River (FB)
Perchè potreste evitare di fare come il sottoscritto, che ha scoperto con tragico ritardo uno dei più bei libri mai letti: insomma, evitate di dovervi perdonare più avanti

Philip Larkin, Collected Poems (FC)

Parla a tutti e non fa sconti. L’equivalente in poesia di Edward Hopper.

 

REPORTAGE DI VIAGGIO

Knud Rasmussen, Aua (FB)
Con questo libro ho acquisito le conoscenze teoriche per costruire un igloo; in epoca di global warming è un po’ inutile, ma ci si sente meglio. Contiene slitte trainate da cani, grasso di balena, promiscuità inuit e tante altre cose interessanti.

David Foster Wallace, Una cosa bellissima che non farò mai più (FB)
Una crociera da cinque stelle extralusso ai Caraibi può essere un incubo se si hanno gli occhi sinceri di David Foster Wallace.

Richard Wright, Spagna pagana: il viaggio in una terra mistica e sensuale (CM)
Un viaggio nella Spagna di Francisco Franco, raccontato dallo sguardo stranito di un nero americano. Sembra davvero di esserci stati.

Ryszard Kapuścinski, In viaggio con Erodoto (MF)
Alcuni anni di un grande giornalista che viaggia e scrive di Africa lasciandosi guidare dal primo grande reporter della storia: Erodoto. La vita che illumina il testo; il testo che rischiara la vita. Una circolarità che fa scoprire che la lettura e la vita non sono in contrapposizione o in alternativa, ma si arricchiscono reciprocamente.

Eugen Herrigel, Lo zen e l’arte del tiro con l’arco (FC)

 Herrigel ci prende per mano e ci porta con lui nel suo viaggio da Ovest a Est (dalla Germania al Giappone, ma anche tra due modi diversi di stare al mondo). Ha il raro dono di far sentire in presa diretta come può essere cambiare, giorno dopo giorno, il proprio modo di essere e pensare.

 

SAGGI

Benedetto Croce, Soliloquio (FC)

Un uomo d’altri tempi di cui i tempi nostri avrebbero tanto bisogno. A un primo contatto queste pagine si sentono distanti, e lo sono – ma ogni investimento di pazienza sarà ricompensato. Leggere Croce è come entrare in un guardaroba di possibilità umane preziosissime ma cadute fuori moda: compostezza, integrità, eleganza sobria, umorismo, autoironia, lealtà intellettuale, amore per il lavoro. Da vivo Croce non l’avrebbe immaginato, ma alle nostre orecchie il suo messaggio di fondo suona sovversivo: chi oserebbe dirci, oggi, che di provare a essere adulti vale la pena?

Tzvetan Todorov, La conquista dell’America. Il problema dell’altro. (FC)

 Parla anche, in effetti, della conquista dell’America. Ma quel che davvero conta qui è lo sguardo di Todorov che apre spiragli con domande nuove, insegna a leggere tra le righe dei testi di cui si occupa – ci fa sorprendere per quanto riusciamo a non vedere di quel che ci sta davanti agli occhi. Un ricostituente per l’intelligenza.

Stephen Grosz, Una storia che non possiamo raccontare (FC)

 Con brevi spunti autobiografici e “flash” tratti dal suo lavoro clinico con i pazienti, lo psicoanalista inglese Stephen Grosz mostra in parole semplici le tante sfaccettature del nostro funzionamento mentale. Poca teoria, molte esperienze di vita in cui ciascuno di noi può riconoscere le proprie – e ripensarle in 3D.

Vittorio Lingiardi, Corpo, Umano (FB)
Si fa fatica a comprendere una persona se non si intende il corpo: questo libro racconta come il corpo – e la considerazione di esso – sia più importante della comprensione delle singole parti. Se voleste fare medicina, o anche solo capire gli esseri umani, non potreste prescindere.

Leo Longanesi, Parliamo dell’elefante (FB)
Libro un po’ difficile da reperire, ma fa ridere, perché prende giustamente in giro quello che c’è di sbagliato negli italiani: molto.

Claudio Giunta, Come non scrivere (FB)
Ha l’obiettivo di insegnare a scrivere in un italiano decente, e lo fa anche lui prendendo in giro la vuota retorica nazionale.

Luciano Canfora, Giulio Cesare (FB)
Perché Giulio Cesare ha avuto una vita molto strana, ai confini della possibilità, e Canfora la racconta con il piglio del romanziere.

Benjamin Labatut, Quando abbiamo smesso di capire il mondo (FB)
Ma voi lo sapevate che il cianuro, il più tremendo tra i veleni, è il prodotto di scarto della produzione del colore Blu di Prussia? Al confine tra la divulgazione scientifica, l’aneddotica e l’esser molto fichi, Labatut è un autore imprescindibile per i terrestri del XXI secolo.

Ennio Flaiano, Ogni cosa scritta (che non è un titolo, ma effettivamente leggetelo tutto) (FB)
Perché fa diventare più intelligenti.

Annette Wieviorka, Auschwitz spiegato a mia figlia (FB)
Perché a volte c’è bisogno di una spiegazione supplementare per capire l’incomprensibile.

Paolo Milone, L’arte di legare le persone (CM)
FB: chi l’ha detto che una malattia mentale non possa essere raccontata in modo poetico? D’altronde non siamo noi abitanti di questo triste e bluastro pianeta un po’ tutti malati a modo nostro? e sì, legare si intende proprio legare, fuor di metafora.

Mauro Covacich, L’arte contemporanea spiegata a tuo marito (CM)
«Avrei potuto farlo io!»: evita di dirlo, cerca di capire.

Marco Aurelio, I Ricordi (MF)
Il diario spirituale dell’Imperatore filosofo che mette in pratica tutta la sapienza di vita dello stoicismo e riflette su sé stesso. Utile per capire che la filosofia non è quella cosa scritta sui libri, ma è scelta di uno stile di vita e serve a vivere meglio.

Henri Nouwen, Ho ascoltato il silenzio (MF)
L’autore, uno dei maggiori scrittori di spiritualità del secondo ‘900, trascorre sei mesi in un monastero trappista e ne scrive il diario. Un’introduzione narrativa ai grandi temi della vita spirituale, in un confronto serrato e non concluso con le moderne acquisizioni della psicologia. Interessante soprattutto perché non concluso. Dunque, apre spazio per riflettere ancora.

Jack London, Il popolo dell’abisso (MF)
Non solo Zanna bianca e Il richiamo della foresta. Ma anche il resoconto di un americano che frequenta i sobborghi più poveri della Londra dell’Ottocento, narrando la miseria più nera in una delle capitali più ricche del mondo. Un racconto che sarebbe da accostare ad alcune pagine de il Capitale di Karl Marx per capire com’era la vita e come rischia di ritornare ad essere, se non si pongono limiti all’iperliberismo, al turbocapitalismo, ad un sistema dove il potere di pochi si fonda sulla sofferenza di molti.

ROMANZI

 

Murakami Haruki, 1Q84. (FC)

 Da prendere in mano a inizio estate. Per immergersi in un mondo quasi uguale al nostro, restare spiazzati – non volerne più uscire.

Milan Kundera, La vita è altrove (FC)

 Seduzioni e disastri del romanticismo, in amore e in politica. Raccontati a un centimetro di distanza dalla linea di fuoco

Michel Houellebecq, Le particelle elementari  (FC)

 Vietato ai minori. (Sul serio). Se si ha voglia di nichilismo, tanto vale sceglierlo allo stato puro (e scritto bene).

Emmanuel Carrère, Il Regno (FC)

 Il meglio dell’autofiction. Un narratore brillante, divertente, colto, seducente, acuto, a tratti persino saggio. Certi narcisi riescono a farsi perdonare quasi tutto.

Italo Calvino, Gli amori difficili (FC)

Innamorarsi è in discesa, amare è spesso una salita. E nessuno lo racconta in modo più divertente di Calvino con questa serie di brevi Avventure.

Leonard Michaels, Sylvia (FB)
Una storia d’amore, che poi tanto d’amore non è. Probabilmente un’ossessione.

John Steinbeck, Furore (FB)
Forse non si capisce la povertà se non si è letto Furore, e se non si capisce la povertà, forse non si capisce davvero nulla, oltre ad esser delle brutte persone. Quindi Furore è uno dei più bei romanzi mai scritti, e per di più rende anche persone migliori.  

Emmanuel Carrère, tutto, ma in primis L’Avversario e in secundis Limonov. Mi ringrazierete (FB)

Herbert Clyde Lewis, Gentiluomo in mare (FB)
Cosa accade quando un gentiluomo borghese cade in mare? avrà il coraggio di chiamare aiuto?

Ivan Turgenev, Padri e figli (FB)
La più bella ultima pagina della letteratura mondiale.

André Gide, I sotterranei del vaticano (FB)
Un uomo ne getta un altro da un cavalcavia ferroviario senza un reale motivo. Perché?

Bernardo Zannoni, I miei stupidi intenti (CM)
La storia di una faina che scopre la parola e inizia a cercare Dio, raccontata con una scrittura scorrevole e accattivante: è la paura della morte che ci rende umani?

Paolo Maurensig, La variante di Lüneburg (CM)
In che modo una partita a scacchi può salvare delle vite?

Arthur Japin, Il nero dal cuore bianco (CM)
1837. Due principi africani si trasferiscono alla corte dei Paesi Bassi: uno riesce a adattarsi perfettamente, l’altro fatica e perde se stesso. È un libro scorrevole, catapulta il lettore in un mondo lontano, fa riflettere sulle strutture invisibili dei sistemi culturali che definiscono tutti noi.

Abraham Yehoshua, L’amante (CM)
Per spiare dalla serratura la quotidianità di una famiglia di Haifa e incontrare personaggi che ti entreranno sotto pelle.

Giuseppe Pontiggia, Nati due volte (CM)
Il rapporto di un padre con il figlio con disabilità, una prosa schiettamente onesta che fa di Giuseppe Pontiggia uno scrittore coraggioso.

Emmanuel Carrère, Vite che non sono la mia (CM)
Con gli occhi analitici di un reporter, Carrère descrive il dolore degli altri, che poi è anche il nostro.

James Baldwin, Se la strada potesse parlare (CM)
È il suono sporco di un blues intenso, dolce e malinconico che proviene da un vecchio giradischi. La tenerezza dei sentimenti dei personaggi si scontra con la durezza delle ingiustizie sociali e del razzismo.

Goliarda Sapienza, Il filo di mezzogiorno (CM)
Attrice, scrittrice, antifascista, Goliarda Sapienza rielabora un’esperienza personale tragica: un tentativo di suicidio e il conseguente ricovero in una clinica psichiatrica. Questo libro racconta il difficile percorso di ricostruzione di un’identità frantumata, il complesso rapporto con lo psicanalista, la fatica di distinguere ciò che è vero da ciò che è falso, ciò che si è da ciò che gli altri si aspettano che si sia.

Alba de Cespedes, Dalla parte di lei (CM)
I ricordi di Alessandra si intrecciano con la Seconda Guerra Mondiale, il fascismo e la resistenza. È uno spaccato di vita nell’Italia del Novecento da un punto di vista femminile.

Pierre La Mure, Moulin Rouge (CM)
Tra una passeggiata a Parigi, una chiacchierata con Van Gogh e un bicchiere di assenzio, si scopre la tragica vita del pittore Toulouse-Lautrec. È un libro difficile da reperire, ma una volta letto sarà impossibile non volergli bene.

Bjorn Larsson, La lunga vita del capitano John Long Silver (CM)
Un anziano John Long Silver, prossimo alla morte, racconta la propria vita da quando è piccolo a quando diventa un temuto capitano. È avventura, evasione e rum. Se da bambino hai sognato almeno una volta di diventare pirata e salpare i mari, questo libro fa per te.

Carmen Laforet, Nada (CM)
Nada restituisce l’atmosfera di una Spagna dilaniata dalla guerra civile. Andrea, orfana diciottenne, giunge a Barcellona per frequentare l’università, scende dal treno con una valigia piena di libri e la speranza di conoscere una nuova vita; le sue fantasie, però, si sgretolano appena fa il suo ingresso nella casa dei parenti in calle de Aribau.

Georges Duhamel, Confessione di mezzanotte (CM)
È la storia di un uomo qualsiasi, di un uomo «così banale, così tremendamente simile agli altri uomini!» raccontata al bancone di un bar parigino di Primo Novecento. È un’intima conversazione notturna destinata a evaporare con la luce dell’alba. Se avete in simpatia Zeno Cosini, apprezzerete Louis Salavin.

Claire Etcherelli, Élise o la vera vita (CM)
Gli echi della guerra d’Algeria, l’alienante lavoro in fabbrica, una storia d’amore scomoda e tutt’altro che banale. Romanzo dai tratti biografici, coinvolge il lettore con una scrittura diretta e sincera.

Fernando Aramburu, Patria  (CM)
L’aria dei Paesi Baschi, la tensione del terrorismo, la complessità di due famiglie: è un bagno di umanità.

Liz Moore, il Peso (CM)
È un romanzo di solitudine e di cura: sembra che i personaggi stiano aspettando proprio te, e forse ne hai bisogno anche tu.

Delphine de Vigan, Le fedeltà invisibili (CM)
Parla a chi vive il mondo della scuola, da una parte o l’altra della cattedra; le fedeltà invisibili sono «i fili che ci legano agli altri» e l’empatia, talvolta, è ancora di salvezza. Cos’hanno in comune una giovane insegnante e un ragazzo di dodici anni alcolizzato?

Victor Hugo, I Miserabili (RM)
(il mio preferito in assoluto): è la storia di Jean Valjean, un contadino che ruba un pezzo di pane spinto dalla fame. Arrestato e condannato ai lavori forzati per 20 anni cambia vita grazie all’aiuto di un parroco, a cui aveva rubato dell’argenteria, diventando una persona stimata e influente. Personaggio di spicco, oltre al protagonista, il poliziotto Javert che si troverà attanagliato nella costante battaglia morale tra bene e male.

Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo (RM)
È una storia di vendetta. Accusato ingiustamente di cospirazione, il marinaio Edmond Dantes viene imprigionato nel castello d’If. Anni dopo evade dalla prigione e grazie agli insegnamenti, fisici e morali, dell’abate Faria e all’eredità lasciatagli, mette in atto la propria spietata vendetta verso tutti coloro che lo avevano incastrato.

Lev Tolstoj, Guerra e Pace (RM)
Racconta la storia di diverse famiglie russe durante l’invasione napoleonica. Secondo Tolstoj: «ogni uomo vale un altro uomo, in tutte le epoche come in tutte le coscienze sorgono sempre i medesimi problemi; se il mondo storico è celato nel tempo [..]nel mondo umano sono valide le leggi assolute della vita morale, e le azioni buone o cattive hanno un valore preciso». Romanzo sempre attuale, anzi intramontabile.

Fedor Dostoevskij, Delitto e castigo (RM)
Il tema è quello della salvezza attraverso la sofferenza. Il protagonista, che ha di se stesso un’eccessiva sopravvalutazione, commette un omicidio giustificato dalla sua idea di libertà. Solo l’incontro con Sonja lo aiuterà a capire il suo sbaglio e a liberarsi dal senso di colpa.

Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio (RM)
Storia d’amore tra la giovane e ribelle Elisabeth Bennet e il tenebroso e orgoglioso Mr Darcy. Il tutto accompagnato da scene familiari esilaranti. Jane Austen ci regala, attraverso i suoi romanzi, uno spaccato della società inglese del tempo. Le donne sono il cardine dei suoi romanzi che vengono descritte spesso attraverso l’ironia, spesso usata per ridicolizzare i difetti del tempo e del carattere umano.

Charlotte Bronte, Jane Eyre (RM)
Ad oggi, per me, ancora il romanzo d’amore più onesto di tutti i tempi. Narra l’amore difficile tra Jane Eyre, un’istitutrice orfana, ordinaria, che ha passato la sua infanzia in una casa di carità per ragazze e il signor Rochester, tipico eroe idealizzato ma imperfetto, tormentato da segreti inconfessabili.

Anne Helene Bubenzer, La favolosa vita di Henry N. Brown orsetto centenario (RM)
È un romanzo intriso di magia destinato a commuovere ogni lettore a prescindere dall’età. È la storia di un orsetto di peluche che passa di mano in mano vivendo un susseguirsi di periodi storici e situazioni familiari differenti. L’autrice, Anne Helene Bubenzer, asserisce che ci insegna che l’amore non ha bisogno di parole, cosa che spesso nelle nostre vite frenetiche e adulte dimentichiamo.

Lewis Carroll, Canto di Natale (RM)
Non avrebbe neanche bisogno di una presentazione. È la storia di un uomo di nome Scrooge, arido e avaro, che si trova a dover fare i conti con la propria coscienza. Questo avviene attraverso l’incontro di tre fantasmi che rappresentano rispettivamente il passato, il presente e il futuro. Il tutto incorniciato da una magica atmosfera natalizia. Per l’autore: «c’è sempre spazio per un messaggio di speranza e di fiducia nella bontà dell’animo umano» .

Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie (RM)
libro senza tempo dove tutte le certezze lasciano il posto all’incertezza e la follia prende il sopravvento sulla razionalità. Un. Posto magico dove sono concessi gli sbagli e dove, finalmente, ognuno è libero di essere se stesso..un pó come nei sogni .

Ray Bradbury, Fahrenheit 451 (MF)
Come si riduce una società quando è vietato leggere e dove i libri sono distrutti con il fuoco? Con quale facilità si possono manipolare le menti dei cittadini, deprivati del pensiero critico e instupiditi da programmi televisivi di sola evasione? Quando fu scritto il romanzo non c’erano ancora Tik Tok, Instagram, Telegram, X, Truth e gli altri strumenti di distrazione di massa. Il romanzo, però, prefigura bene quel che potrebbe accadere oggi se non si sviluppa un movimento di resistenza all’analfabetismo di ritorno. «Lettori di tutti i Paesi, unitevi!»

Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari (MF)
Passare tutta la vita aspettando la Grande Occasione. Prepararsi continuamente all’Evento. Sognarlo come il Momento Irripetibile del proprio eroismo. E poi scivolare nell’abitudine con le sue piccole certezze e rassicuranti routine. Ingrigire con gli anni che passano e le passioni che si spengono. Infiacchirsi in un’attesa che non focalizza le occasioni che ci sono realmente. Poi, l’Evento non arriva, ma la morte sì. Un rischio per molte vite di adolescenti ed eterni-adolescenti sognatori.

Italo Calvino, La giornata d’uno scrutatore (MF)
Avere idee e opinioni e passioni è importante. Ma lasciarsi interrogare da ciò che si osserva e si vive, disponibili a mettere in crisi le proprie certezze e cambiare opinione è cosa assai raffinata.

Fedor Dostoevskij, Memorie dal sottosuolo (MF)
La storia di uno che si sente vittima e si rivela un crudele carnefice. La vicenda di un imbelle che si sente un eroe per aver compiuto un’azione che nessuno nota e può notare, perché commisurata alla miseria dell’agente. La descrizione precisa del vissuto interiore di un nevrotico, con le sue ossessioni, pensieri maniacali, pulsioni incontrollate e incontrollabili. Prima della svolta psicanalitica.

Umberto Eco, Il nome della rosa (MF)
Un romanzo giallo, con i morti ammazzati, un investigatore maestro, un discepolo, e un assassino. Ma ambientato in un medioevo ricostruito con precisione, in un’abbazia. Un romanzo da leggere come giallo; da inquadrare nel periodo storico con i suoi dibattiti teologici e filosofici, sapendo, e non fa mai male, la differenza fra benedettini e francescani, eretici e inquisitori. Un romanzo che può aprire molteplici fronti di approfondimento e di scoperta. Alla fine, una domanda: quanto può far male, e quanto male può fare, l’eccessiva passione per ciò che si ritiene sia una verità?

George Orwell, 1984 (MF)
Scritto dopo la Seconda guerra mondiale. Un romanzo distopico. Fino al tempo dell’Infocrazia, del dominio degli algoritmi e del loro uso politico e commerciale si poteva leggere solo come un romanzo contro le dittature del ‘900. Oggi chissà? Meditarlo almeno un paio di volte all’anno.

RACCONTI

Jorge Luis Borges, Finzioni (FB)
La Biblioteca di Babele è uno dei più bei racconti non solo mai scritti, ma pensati

Juan Rulfo, La pianura in fiamme (CM)
Perché insegna il valore del silenzio in letteratura.

Alice Munro: Segreti svelati (CM)
Perché fa emergere con grazia ciò che dei personaggi sembra insondabile. D’altronde, nel 2013 ha vinto il Nobel.

TEATRO

Stefano Massini: Manhattan Project (FB)
Perché è il racconto poco romanzato di come un manipolo di scienziati ungheresi abbia progettato l’arma più tremenda della storia, e no, non è la stupidità umana.

Edmond Rostand, Cirano de Bergerac (MF)
Se non sei stato o stata innamorato/innamorata e non hai potuto essere amato/amata da chi amavi lascia perdere. Non fa per te. Se ti è capitato, struggiti con Cirano. Non sei solo/sola. Questo è l’effetto terapeutico della letteratura. Questo è uno dei motivi per cui leggere è più importante che non leggere. Questa è la differenza fra un Power Point e i suoi elenchi puntati e un romanzo.

SPORT

Ultimo Uomo – La caduta dei campioni (FB)
Perché possiamo dire che se c’è un buco nella letteratura moderna è proprio nella narrazione sportiva, l’epica dei nostri giorni?

CLASSICI

Omero, Odissea (RM)
Questo capolavoro narra dell’epopea del viaggio di Ulisse verso Itaca, alla fine della guerra di Troia, e dei numerosi ostacoli che si troverà a fronteggiare tra ciclopi, maghe e divinità. Non è solo il racconto di un viaggio fisico, ma di un percorso psicologico legato a un profondo sentimento di nostalgia per quanto riguarda un posto, in questo caso la propria patria, lasciato indietro.

 

Gli Autori:

 

FC: Francesco Capello

RM: Roberta Mangino

CM: Camilla Montanaro

FB: Federico Bottallo

MF: Marco Fracon

 

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