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Il fumo di tabacco è responsabile di una vasta gamma di danni, sia per la salute umana che per l’ambiente circostante. 

Ogni boccata di fumo contiene oltre 7.000 sostanze chimiche, molte delle quali sono tossiche e cancerogene. Queste sostanze provocano malattie respiratorie e cardiovascolari, tra cui l’ipertensione, le malattie coronariche, gli ictus e il cancro.                                                                                             

Ma a parte questi luoghi comuni sulla salute, è possibile che non si parli mai dei danni all’ambiente?

In primo luogo le coltivazioni di tabacco richiedono l’impiego intensivo di pesticidi e fertilizzanti chimici, che inquinano le acque sotterranee e danneggiano gli ecosistemi circostanti. 
Si stima che i terreni utilizzati per la coltivazione mondiale di queste piante siano 200.000 ettari.
Ad esempio, in Brasile sono stati deforestati 74.000 ettari per permetterne la coltivazione! E l’Italia non è da meno: siamo il primo paese in Europa per quantità di produzione di tabacco.


In secondo luogo, i mozziconi di sigaretta, come anche le puff,  se gettati incivilmente per terra, possono contaminare i corsi d’acqua sia di sostanze chimiche che di microplastiche. Infatti, il giornale online di AGI ci riferisce che    

 –Ogni filtro è composto da circa 15.000 fibre di microplastica. Si stima che ogni anno i mozziconi di sigaretta rilasciano nell’ambiente un totale di 0,3 milioni di tonnellate di fibre di plastica, una quantità paragonabile a quella prodotta da tutte le lavatrici domestiche del mondo.

per maggiori approfondimenti sulle microplastiche si consiglia la lettura dell’articolo di Gaia Cogerino “ le microplastiche sono un macro problema

 L’ultimo punto, ma non per importanza, è l’inquinamento atmosferico.
Le sigarette rilasciano una vasta gamma di sostanze nocive nell’aria, tra cui monossido di carbonio, ossidi di azoto e particelle sottili, che contribuiscono all’inquinamento e al cambiamento climatico. I dati riportano 84 milioni di tonnellate di CO2 rilasciate nell’atmosfera ogni anno, nell’arco dell’intero ciclo di vita delle sigarette. 

Sara` anche solo l’1% delle emissioni totali emesse annualmente, eppure secondo me sono queste piccole cose di cui possiamo veramente fare a meno che messe insieme riescono a rallentare il cambiamento climatico.

In conclusione, i danni del fumo sono molteplici e devastano sia la salute umana che l’ambiente, senza degli effettivi benefici (eccetto quelli economici). Com’è possibile che una cosa così futile sia ancora legale e in continuo aumento di consumatori?

Una risposta c’è: il guadagno dello stato e dei produttori. Per parlare di questo però servirebbe una vera e propria inchiesta.

Francesca Vinci

Studentessa della 3 LES, scrive per il blog da quasi un anno. Nel tempo libero le piace suonare la chitarra, giocare ai videogiochi e crearsi dei nuovi hobby.

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